"Agg sprecat tiemp a parla": il 'caso Geolier' ovvero le ideologie sul dialetto nell'era della trap

  • Il secondo classificato all’ultima edizione del Festival di Sanremo è stato il rapper di Secondigliano Geolier con la canzone I p’ me, tu p’ te, interamente in dialetto. La sua partecipazione al festival della canzone italiana ha scatenato un’accesa polemica non tanto e non solo per la sua mancata vittoria nonostante il successo schiacciante al televoto, ma soprattutto per questioni linguistiche. La discussione, che ha coinvolto decine di giornalisti, scrittori, studiosi, “cultori del dialetto”, parlanti comuni e utenti dei social network, si presenta sfaccettata e pluridimensionale: se parte del pubblico ha contestato la legittimità dell’ammissione di una canzone “non italiana” a una competizione dedicata proprio alla canzone italiana, altri hanno criticato con veemenza la correttezza del napoletano del rapper e le sue scelte ortografiche, aspetto particolarmente sorprendente trattandosi di un testo cantato. Il contributo proposto prende spunto dal “caso Geolier” per fare luce sulleIl secondo classificato all’ultima edizione del Festival di Sanremo è stato il rapper di Secondigliano Geolier con la canzone I p’ me, tu p’ te, interamente in dialetto. La sua partecipazione al festival della canzone italiana ha scatenato un’accesa polemica non tanto e non solo per la sua mancata vittoria nonostante il successo schiacciante al televoto, ma soprattutto per questioni linguistiche. La discussione, che ha coinvolto decine di giornalisti, scrittori, studiosi, “cultori del dialetto”, parlanti comuni e utenti dei social network, si presenta sfaccettata e pluridimensionale: se parte del pubblico ha contestato la legittimità dell’ammissione di una canzone “non italiana” a una competizione dedicata proprio alla canzone italiana, altri hanno criticato con veemenza la correttezza del napoletano del rapper e le sue scelte ortografiche, aspetto particolarmente sorprendente trattandosi di un testo cantato. Il contributo proposto prende spunto dal “caso Geolier” per fare luce sulle ideologie linguistiche sul dialetto (napoletano) nel terzo millennio delineando un quadro dell’immaginario linguistico contemporaneo a proposito del dialetto ed evidenziando inattese valutazioni fortemente normative.show moreshow less
  • Geolier, rapper from Secondigliano (Naples), won the second place at the last edition of the Sanremo Festival with the song I p’ me, tu p’ te, entirely in dialect. His participation in the Italian song festival sparked a heated controversy, not so much and not only because of his failure to win despite his overwhelming success on the televote, but above all because of language issues. The discussion, which involved dozens of journalists, writers, scholars, ‘dialect enthusiasts’, ordinary speakers and social network users, was multifaceted and multidimensional: if part of the public contested the legitimacy of admitting a ‘non-Italian’ song to a competition dedicated precisely to Italian song, others vehemently criticised the rapper’s Neapolitan correctness and his spelling choices, which was particularly surprising given that it was a sung text. The proposed report takes its cue from the ‘Geolier case’ to shed light onto linguistic ideologies on (Neapolitan) dialect in the thirdGeolier, rapper from Secondigliano (Naples), won the second place at the last edition of the Sanremo Festival with the song I p’ me, tu p’ te, entirely in dialect. His participation in the Italian song festival sparked a heated controversy, not so much and not only because of his failure to win despite his overwhelming success on the televote, but above all because of language issues. The discussion, which involved dozens of journalists, writers, scholars, ‘dialect enthusiasts’, ordinary speakers and social network users, was multifaceted and multidimensional: if part of the public contested the legitimacy of admitting a ‘non-Italian’ song to a competition dedicated precisely to Italian song, others vehemently criticised the rapper’s Neapolitan correctness and his spelling choices, which was particularly surprising given that it was a sung text. The proposed report takes its cue from the ‘Geolier case’ to shed light onto linguistic ideologies on (Neapolitan) dialect in the third millennium, outlining a picture of the contemporary linguistic imaginary regarding dialect and highlighting unexpectedly strong normative evaluations.show moreshow less

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Metadaten
Author:Daniela PietriniGND
URN:urn:nbn:de:bvb:384-opus4-1187991
Frontdoor URLhttps://opus.bibliothek.uni-augsburg.de/opus4/118799
ISSN:2369-6761OPAC
Parent Title (Italien):Circula
Publisher:Université de Sherbrooke
Place of publication:Sherbrooke
Type:Article
Language:Italien
Year of first Publication:2024
Publishing Institution:Universität Augsburg
Release Date:2025/02/03
Issue:20
First Page:39
Last Page:59
DOI:https://doi.org/10.17118/11143/22340
Institutes:Philologisch-Historische Fakultät
Philologisch-Historische Fakultät / Romanistik
Philologisch-Historische Fakultät / Romanistik / Lehrstuhl für Romanische Sprachwissenschaft
Dewey Decimal Classification:4 Sprache / 45 Italienisch, Rumänisch, Rätoromanisch / 450 Italienisch, Rumänisch, Rätoromanisch
Licence (German):Sonstige Open-Access-Lizenz