La svolta verso il mito nella prosa pavesiana della seconda metà degli anni Trenta

  • Una delle parti ancora meno conosciute dell’opera de Cesare Pavese sono i suoi racconti composti nella seconda metà degli anni Trenta. Eppure lì si può studiare molto bene la svolta pavesiana verso il mito dopo la fine della sua ‘avventura americana’. Il 15 ottobre 1935, Pavese parlò nel suo diario della necessità di “un nuovo punto di partenza”, e si riferiva non solo a un nuovo genere letterario (la prosa, finora trascurata a favore della poesia) ma anche a un nuovo sistema di valori, capace di aiutarlo nei suoi problemi esistenziali. Questa nuova visione del mondo gli sarà fornita dal mito, inteso da Pavese in modo simile alla concezione di Frazer (The Golden Bough).

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Metadaten
Author:Thomas StauderGND
URN:urn:nbn:de:bvb:384-opus4-762576
Frontdoor URLhttps://opus.bibliothek.uni-augsburg.de/opus4/76257
ISBN:88-7694-532-6OPAC
Parent Title (Italien):"Sotto il gelo dell’acqua c’è l’erba": omaggio a Cesare Pavese
Publisher:Edizioni dell'Orso
Place of publication:Alessandria
Editor:Cesare Pavese, Raffaele Pettazzoni
Type:Part of a Book
Language:Italien
Year of first Publication:2001
Publishing Institution:Universität Augsburg
Release Date:2020/05/16
Tag:Frazer, James George
Del mito, del simbolo e d’altro; Mito; Pavese, Cesare; Problemi esistenziali; Racconti
First Page:55
Last Page:71
Institutes:Philologisch-Historische Fakultät
Philologisch-Historische Fakultät / Romanistik
Philologisch-Historische Fakultät / Romanistik / Lehrstuhl für Romanische Literaturwissenschaft Französisch / Italienisch
Dewey Decimal Classification:8 Literatur / 85 Italienische, rumänische, rätoromanische Literaturen / 850 Italienische, rumänische, rätoromanische Literaturen
Licence (German):Deutsches Urheberrecht